Lavorare come fumettista in Italia

Come si fa a lavorare come fumettista? Occorre frequentare il liceo artistico e frequentare delle scuole professionali? Si può diventare fumettisti in Italia? Scopriamolo insieme

 

La passione per i fumetti può diventare un mestiere? Assolutamente si.

Ho sempre amato i fumetti, fin da piccola. Ho iniziato con le avventure di Topolino, fino a scoprire l’esistenza dei manga, con i quali ho riempito le librerie di casa!

Tuttavia, anche se ho sempre desiderato lavorare come fumettista, non ho mai creato un fumetto tutto mio e non ho approfondito questo mestiere, per il quale nutro tutt’ora una grande ammirazione.

Moltissimi disegnatori sognano di poter diventare fumettisti in Italia, e riuscire a vivere della propria passione. Ci si rende presto conto che non è così semplice, e le conoscenze richieste sono davvero tante. Ma quindi, è davvero possibile diventare fumettisti?

Ho avuto il piacere di affrontare questo argomento con Elena Mirulla, fumettista italiana da ormai vent’anni. Elena è una professionista del suo settore, e durante l’intervista sono emerse tante informazioni interessanti: cosa serve per diventare un fumettista, quali scuole bisogna frequentare (o se ci si può riuscire anche da autodidatti), come si fa a creare un fumetto e come farsi trovare da case editrici (o, in questo caso, associazioni culturali).

Chi è e cosa fa un fumettista?

Un fumettista è un disegnatore specializzato nella creazione di fumetti.

SI tratta di una figura professionale a tutti gli effetti, che deve possedere molte abilità, non solo quella del disegno.

Eh si, perché per fare il fumettista non basta saper disegnare. Occorre essere abili nel conservare fisionomia e personalità dei personaggi, oltre a creare storie interessanti e coinvolgenti per il lettore.

Occorre saper osservare l’ambiente circostante e mettere in sequenza immagini che raccontano una storia.

Dietro le storie che leggiamo si nasconde una figura professionale, che include in sé il talento per il disegno, la scrittura, lettering, grafico e colorista.
Non è indispensabile possedere tutte queste qualità, ma almeno le prime due sono fondamentali.

Come ciliegina sulla torta, il fumettista deve avere anche una cultura generale, in modo da creare storie credibili e sensate (si, anche se sono di fantascienza).

 

Come si fa a lavorare come fumettista? Occorre frequentare dei corsi e scuole professionali o si può essere autodidatti?

Molti ragazzi appassionati di disegno si pongono questa domanda: come si diventa fumettisti? Posso studiare come autodidatta, o devo frequentare obbligatoriamente dei corsi professionali per lavorare come fumettista?

La verità è che non esiste una risposta uguale per tutti. Non è indispensabile frequentare una Scuola del fumetto (spero che gli insegnanti non mi odieranno per questo).

Un esempio lo abbiamo proprio qui, in questo articolo: Elena ha studiato come autodidatta. Si è formata da sola e solo nel momento in cui ha scelto di approfondire determinate conoscenze si è rivolta a specialisti del settore.

Le opinioni in questo campo sono differenti: c’è chi propone di frequentare subito corsi professionali, chi invece sostiene che una formazione generica come autodidatta sia sufficiente.

Credo che entrambe le soluzioni siano valide. Ma, come dicevamo prima, non esiste una risposta giusta o sbagliata.

 

Quali strumenti servono per fare il fumettista?

I fumettisti possono lavorare in tradizionale o in digitale.

È possibile lavorare anche con entrambi, e anche questa parte richiede diverse conoscenze, che non possono essere trascurate, come la prospettiva.

Nella modalità tradizionale in genere lavorano con carta Formato A3 (come indicato da Elena Mirulla), una tavola luminosa, strumenti di precisione, matita e materiali per inchiostrare e colorare.

Sul settore digitale invece esistono numerosi programmi che si possono utilizzare; uno dei più famosi è Clip Studio Paint

 

Come si fa a lavorare come fumettista in Italia?

Crescere da soli come fumettisti è molto complicato, perciò si va spesso alla ricerca di una casa editrice con la quale collaborare, che promuoverà e sosterrà il nostro lavoro, credendo in noi, nel nostro lavoro e nei nostri sogni.

Elena lavora dal 2004 per un’associazione culturale che si prende cura del suo sogno. Ma questa opportunità non ha bussato alla sua porta. Elena ha girato per le fiere e si è fatta conoscere. Nonostante la sua timidezza (che accomuna molti disegnatori) è riuscita a far notare il suo talento e a realizzare il suo sogno.

Durante l’intervista parliamo anche di questo: come è riuscita a trovare questa casa editrice e in che modo è iniziato il loro rapporto di lavoro.

 

Consigli finali per diventare fumettisti

Un consiglio molto importante che viene suggerito anche nell’intervista è di fare il fumettista solo se davvero è una vostra passione.

Si tratta pur sempre di un lavoro, e come tale presenterà alti e bassi, che andranno affrontati e superati. Se però è presente la passione, diventerà tutto molto più semplice.

Impegno e divertimento sono i due ingredienti principali per diventare un fumettista.
Il lavoro richiede sempre impegno e sacrificio, ma una buona dose di divertimento aiuta a rendere il tutto più sostenibile.

Non c’è niente di più bello che riuscire a vivere della propria passione, ed Elena ne è uno splendido esempio.